Il rumore è un problema presente in moltissime situazioni lavorative: per questo esistono diversi tipi di protettori ed è importante delineare i criteri di scelta per garantire ai lavoratori il protettore più idoneo.
Consapevole dei rischi e delle conseguenze sopra menzionati, la norma vigente si è preoccupata di fornire delle linee guida per determinare quale tipo di protettore auricolare sia più idoneo a proteggere l’udito a seconda delle situazioni lavorative.
L’art. 4 del D. Lgs. nr. 81 del 9 aprile 2008 richiede che il datore di lavoro faccia una valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro esistenti nella propria azienda, individui le misure di prevenzione e protezione idonee a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori oltre a presentare il programma di attuazione di tali misure.
A seconda dei risultati emersi dalla valutazione, il datore di lavoro dovrà fornire dei protettori auricolari rispondenti ai requisiti di sicurezza CE definiti dalla norma EN 352 (EN 352-1 cuffie auricolari, EN 352-3 cuffie per elmetto, EN 352-4 cuffie attive).
La valutazione del rumore industriale viene effettuata in base al D.Lgs. 195/ 2006, il quale indica che l’esposizione personale quotidiana di un lavoratore, espressa in dB(A) e calcolata nelle 8 ore giornaliere, non deve superare gli 85 dB(A).
Se tale livello viene superato (>85 dB(A)), il datore di lavoro deve mettere a disposizione i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) ai lavoratori tramite un programma di formazione.
Quando il livello di rumore giornaliero supera gli 87 dB(A), i lavoratori hanno l’obbligo di indossare i DPI, oltre a ricevere un adeguato addestramento.
È possibile calcolare il livello di esposizione settimanale anzichè giornaliera se:
- l’esposizione giornaliera varia significativamente da una giornata all’altra;
- il livello di esposizione settimanale, dimostrato da un controllo idoneo, non eccede il valore limite di esposizione di 87 dB (A);
- siano adottate le adeguate misure per ridurre al minimo i rischi associati a tali attività.
Le tabelle indicate per ogni articolo sono espresse e rappresentate con valutazioni medie simboleggiate dalle lettere in decibel H, M, L che esprimono rispettivamente l’attenuazione media alle alte, medie e basse frequenze e il valore SNR che è l’attenuazione media del protettore su tutto lo spettro delle frequenze.
I valori H, M, L e SNR sono ottenuti secondo la EN 24869-1 partendo dai valori della protezione presunta (APVf) del protettore.
Esistono quindi 3 metodi per la scelta dell’otoprotettore in base all’attenuazione:
1) metodo per banda in ottava
2) metodo H, M, L
3) metodo SNR.
Quest’ultimo, il più usato, si calcola partendo dal livello di rumore presente nell’ambiente, sottraendo da esso il valore SNR del nostro
protettore e se il risultato sarà inferiore a 85 dB(A) avremo il protettore idoneo. Inoltre, è importante verificare le caratteristiche
dell’ambiente di lavoro e dell’attività lavorativa per individuare un otoprotettore che abbia un buon indice di confortevolezza.